Interessante pronuncia di un Tar che ha confermato la legittimità della consegna di rigore per il militare che aveva pubblicato sul proprio profilo ” facebook” immagini attinenti al servizio accompagnandole con commenti critici e lesivi dello spirito di corpo della FF.AA.
I social networks – fra cui Facebook – non possono essere considerati come siti privati, in quanto non solo accessibili ai soggetti non noti cui il titolare del sito consente l’accesso, ma altresì suscettibili di divulgazione dei contenuti anche in altri siti e la collocazione di una fotografia o di un testo su Facebook implica una sua possibile diffusione a un numero imprecisato e non prevedibile di soggetti.. Ciò posto, l’ordinamento militare, contiene espresse disposizioni sulle modalità con cui il militare può rappresentare situazioni anche critiche in cui si trova, permanendo pur sempre l’obbligo del militare di utilizzare i sistemi riservati e di non pubblicare fotografie o divulgare commenti in grado di nuocere al prestigio dell’amministrazione ed è pertanto legittima e proporzionata la sanzione disciplinare di consegna di rigore per sette giorni irrogata al militare che ha proceduto alla pubblicazione della foto sul proprio profilo facebook.