reati contro la disciplina militare:irrilevanza dell’assenza di rapporti gerarchici diretti e cause estranee al servizio e alla disciplina

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Un M.llo dell’esercito apostrofa all’interno di uno stabilimento balneare militare un caporale, non alle sue dirette dipendenze, con frasi ingiuriose e minacciose. Recatosi dal suo avvocato militare intende sapere se l’assenza di un rapporto gerarchico diretto possa configurare quella causa di esclusione della punibilità e di estraneità al servizio e alla disciplina militare di cui all’art. 199 c.p.m.p. La questione, anche di recente riesaminata dalla giurisprudenza militare della Corte di Appello di Roma, deve essere risolta alla stregua di un criterio fattuale: l’accadimento del fatto in un ” contesto militare” radica la giurisdizione militare e con essa la sussistenza di un reato militare, non ricorrendo la causa di esclusione di cui all’art. 199 c.p.m.p.: il militare pertanto risponde ai sensi dell’art. 196 c.p.m.p. di abuso di autorità con minaccia od ingiuria ad inferiore.