l’ingiuria militare non è stata depenalizzata dal legislatore

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  Interessante pronuncia della Corte Costituzionale che recentemente si è pronunciata sulla legittimità costituzionale dell’art. 226 c.p.m.p. sebbene l’ingiuria ( quale reato ordinario ) sia stata depenalizzata dal legislatore. A seguito della trasformazione dell’ingiuria “comune” da illecito penale a illecito civile, l’ingiuria “militare” ex art. 226 cod. pen. mil. pace è divenuto reato esclusivamente militare, ai sensi dell’art. 37 cod. pen. mil. pace. Non può essere, tuttavia, considerata irragionevole la scelta legislativa di mantenere nell’area del penalmente rilevante l’ingiuria tra militari, quand’anche i fatti ingiuriosi si rivelino privi di un nesso con la disciplina e il servizio militare, come definito dall’art. 199 cod. pen. mil. pace. Ciò sia perché, in termini generali, ogni eventuale disparità di trattamento tra militari e civili va ovviamente valutata alla luce della peculiare posizione del cittadino che entra (attualmente per propria scelta) nell’ordinamento militare, caratterizzato da specifiche regole ed esigenze , sia soprattutto perché non risulta affatto irragionevole imporre al militare una più rigorosa osservanza di regole di comportamento, anche relative al comune senso civico, quali quella di non recare offesa all’onore o al decoro di altri soggetti inseriti nel medesimo ordinamento, continuando così ad assistere con sanzioni penali le eventuali infrazioni a tali regole.