corruzione di militare : sequestro e confisca dello stipendio

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Un ufficiale ( ma lo stesso varrebbe per un sottouficiale) indagato per gravi reati di corruzione mi chiede se l’Autorità giudiziaria possa legittimamente disporre delle somme versate sul conto di famiglia cointestato al coniuge. In materia richiamando la piena legittimità della misura del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca del profitto del reato, previsto in materia di reati contro la p.a è opportuno peraltro individuare un limite alla potestà ablativa dell A.g. Al riguardo infatti la giurisprudenza ammette che il sequestro e /o confisca possa avvenire, sui soli emolumenti ( retribuzioni o stipendi altrimenti detti) nei limiti del c.d. ” quinto” richiamando la l. 180/50 in materia di sequestri e pignoramenti di stipendi pubblici. Avv. Massimiliano Strampelli del Foro di Roma – esperto in diritto penale militare ed ordinamento militare –