concorso nelle FF.AA. e riabilitazione

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Un aspirante alla carriera militare mi chiede se – pur condannato a seguito di patteggiamento ad una pena sospesa per reato comune – possa fondatamente presentare domanda per il concorso. La questione non è di facile soluzione. La legge, infatti, consente di proporre domanda di riabilitazione decorsi appunto tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza a pena sospesa. Tuttavia l’ottenuta riabilitazione ( presso il Tribunale di sorveglianza ordinario) potrebbe non essere sufficiente: infatti l’Amministrazione della Difesa, in sede di valutazione dei requisiti della domanda, potrebbe discrezionalmente ( motivando) escludere lo stesso per difetto dei presupposti ” morali”: resta la possibilità in tal caso di un ricorso al Tar, oppure, come ulteriore garanzia di partecipazione al concorso nelle FF.AA. la strada della ” riabilitazione militare” che , concessa dal Tribunale di Sorveglianza militare, rimuoverebbe quell'” indegnità militare” conseguente alla condanna . La questione è comunque tutt’altro che pacifica e dimostra, come non sempre il principio costituzionale di emenda e di recupero del condannato sia compatibile con l’ordinamento militare