procedimento ispettivo e diritto di accesso: illegittimità del rifiuto all’accesso degli atti

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 Un sottoufficiale è oggetto di un procedimento ispettivo.
Per le vie brevi viene informato che- all’esito di tale ispezione in ordine ad irregolarità amministrative e contabili – la relazione sarà inviata alla Procura presso la Corte dei Conti e per conoscenza a quella militare.
Allarmato il militare si reca dall’avvocato per conoscere il modo di accedere eventualmente agli atti dell’ispezione, anche al fine di tutelare la sua onorabilità, valutando i presupposti di una denuncia per calunnia.
Se il militare è oggetto di un procedimento di accertamento o comunque ispettivo – la più recente giurisprudenza del Consiglio di Stato- riconosce il suo diritto all’accesso degli atti.
Tale diritto non recede neppure dinnanzi alle paventate esigenze di riservatezza da parte dell’amministrazione posto che l’incolpato ha un diritto qualificato alla tutela del suo onore e della dignità che può spingersi sino a denunciare per calunnia colui che abbia dato origine – con un esposto – all’apertura dii un procedimento amministrativo.
In caso di rifiuto dell’accesso agli atti, pertanto, bene potrà il richiededente proporre istanza al Tar.