la ” riservata personale” se protocollata è illegittima

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Una prassi invalsa è il cui fine ” distorto” è stato segnalato anche dagli organi di rappresentanza militare è la c.d. ” riservata personale”.
In termini  coloriti chi è stato militare è solito chiamarla anche ” c…….one.
Il problema è in realtà molto serio e causa di significativi danni per le carriere dei militari ricorrendo spesso, e illegittimamente, i superiori a tale strumento quando siano intenzionati a precostituirsi la prova per l’abbassamento delle note caratteristiche.
 
Sul punto la materia nell’Arma è disciplinata dalla circolare nr. 050003-5/C1-D-7-1/Pers-BAC di prot.Pers./BAC del Comando Generale Arma, con la quale, nel recepire vari pareri del Consiglio di Stato (III^ Sez.) tra cui quello del 26 febbraio 2002 (nr. 1975)ha stabilito che “la riservata personale”:  – non costituisce sanzione disciplinare; – rappresenta una mera “esortazione per iscritto ad un più diligente e corretto assolvimento dei propri compiti”; – “rientra nell’ambito dell’esercizio del’azione di comando e governo del personale”.
Invece in concreto, al contrario di quanto disposto, le riservate personali  vengono invece puntualmente e indebitamente protocollate nel carteggio ordinario (1-7) e istruite come vere e proprie mancanze disciplinari. 
Se così stanno le cose il provvedimento è illegittimo perchè in violazione dell’art. 1359 del TUOM che non contempla fra le sanzioni di corpo quella della ” riservata personale”, trattandosi di fatto – se iscritta a matricola – di un rimprovero senza possibilità di contraddittorio ( addebito contestazioni, osservazioni e deduzioni, ricorribilità gerarchica) gravemente lesivo del diritto di difesa.
Sul punto basti osservare che se fosse da considerare – come talora qualcuno sostieneun richiamo – questo non potrebbe giammai essere per iscritto nè tantomeno trascrivibile nella documentazione personale.