Una vicenda piuttosto comune per i militari è quella della richiesta di equo indennizzo previo riconoscimento dell’infermità della causa di servizio. Il riconoscimento della stessa, per altro è pregiudiziale al riconoscimento della pensione privilegiata ordinaria. Il giudizio è di tipo bifasico posto che ad un primo giudizio della commissione medica ospedaliera deve necessariamente corrispondere ai fini del riconoscimento del beneficio il giudizio ultimo della Commissione di verifica istituita presso il Ministero delle Finanze. Non di rado si verifica l’eventualità che ad un primo giudizio positivo della Commissione medica ospedaliera segua un successivo giudizio negativo della Commissione di verifica. In questi casi che, spesso, immotivatamente danneggiano il militare come è possibile tutelarsi? La strada, indicata dal Consiglio di Stato è nel senso di prevedere in via giudiziale un controllo sull’operato della Commissione di verifica; in particolare il giudizio negativo è da considerarsi illegittimo ove in alcun modo sia motivato in ordine al discostamento dalla valutazione della Commissione medica ospedaliera. Altro motivo di illegittimità, evidentemente, è la mancata riconduzione della patologia in una delle tabelle previste dalla normativa di riferimento. Imprescindibile diventa comunque l’apporto di un consulente (medico legale) al fine di sollecitare, come previsto dalla legge, un giudizio di “verificazione” da parte della stessa Amministrazione che può sempre essere ordinato dal Giudice amministratio nel corso del processo.